La montagna non è barriera, ma ponte: unisce le popolazioni, accomunate dalla parlata, dalle abitudini, dalle cime che vi si frappongono e dagli scambi culturali avvenuti nei secoli.
E per il Re delle Alpi, il Monte Bianco, le due popolazioni sono Courmayeur e Chamonix, abbracciate al massiccio più famoso del mondo.
Fu così naturale immaginare, in pieno boom economico post-bellico, un collegamento tra le due nazioni che vincesse le ardite guglie del gruppo montuoso, e superasse i vasti ghiacciai… nacque così l’idea della “Funivia dei Ghiacciai“.
E fu davvero un incontro, una rincorsa dei versanti dalle due parti: il primo troncone fu da La Palud al Rifugio Torino, 2005mt di dislivello per 4230mt di lunghezza, costruito durante la seconda guerra mondiale e, dopo alcune vicissitudini, aperto al pubblico nel 1948.
Il successivo tratto fu il collegamento da Chamonix all’Aiguille du Midi, 2812mt di dislivello e 5416mt di lunghezza, aperto nel 1956.
Restava così solo il tratto più difficile, la sfida ingegneristica che mise a dura prova il Conte Lora Totino, “patron” dell’idea e fervente visionario che si impegnò anima e corpo nell’arduo compimento dell’opera: superare il vasto plateau ghiacciato tra il Gros Rognon e Punta Helbronner, una campata unica di 3300mt su cui era impossibile costruire un pilone di sostegno per via della sottostante, cangiante materia del ghiacciaio del Col des Flambeaux.
E dopo esperimenti e studi, realizzati dal Conte nel giardino di casa, e sopratutto grazie a coraggiose manovalanze messe in campo, venne realizzato il “pilone aereo“, sospeso con un abile gioco di funi e sostegni tra di esse.
Tutto fu così compiuto: come due mani, la liaison tra Courmayeur e Chamonix, Italia e Francia, giunse all’unisono, creando di fatto quel “ponte” sospeso sulle lande ghiacciate del maestoso massiccio del Monte Bianco.
Non un voler vincere sulla montagna, quanto la voglia di compiere un miracolo ingegneristico che potesse dar lustro al turismo nascente, così fortemente voluto dal Conte Lora Totino e dal Conte Giovanni Battista “Titta” Gilberti, primo azionista della Società Monte Bianco, di cui ne fu anche presidente, e vero motore trainante dello sviluppo di Courmayeur.
“L’ottava meraviglia del Mondo” oggi vive una nuova vita, grazie ai grandi lavori di ammodernamento dell’intera struttura: nuove incredibili cabine girevoli, riscaldate, 800 persone all’ora di portata, 9 metri al secondo di velocità, e nuove incredibili stazioni di arrivo.
Il fascino di essere catapultati nello straordinario palcoscenico dei “4000” del Monte Bianco, affacciati all’oceano di ghiaccio della Mer de Glace, è un emozione straordinaria: la materializzazione dei pensieri avveniristici dei conti Lora Totino e Titta Gilberti, i fondatori dell’idea.
Una piccola clip prodotta da Aosta Panoramica per farvi ammirare la bellezza della famosa Vallée Blanche.Partenza da Skyway Monte Bianco Funivie Monte Bianco e si arriva a Chamonix !24km di discesa.
Pubblicato da Aosta Panoramica su domenica 3 aprile 2016
Il panorama, l’esperienza, quell’effimera emozione di aver afferrato, anche solo per un istante, la meraviglia di questo macrocosmo alpino che si erge tra Francia ed Italia, vivendo le proprie azioni in un contesto unico.
Lassù siamo circondati dalla natura più sublime, ma allo stesso tempo cullati dall’ingegno umano: un connubio che trova la sua vera realizzazione nell’essere quel “ponte” tra due realtà diverse ma, in fondo, uguali.
E sentiamoci piacevolmente sorvegliati dal vero padrone di casa: il Monte Bianco.
Paterno, osserva gli uomini godere della vista del suo regno, confidando nella crescita di una maggiore consapevolezza.
E mentre pensiamo a quale giornata spendere lassù, sulla spettacolare Skyway, godiamoci QUI le fotografie a lei dedicate sull’archivio del nostro sito!
Skyway Monte Bianco
Per ulteriori approfondimenti potete consultare il sito ufficiale di Skyway Monte Bianco, la pagina dedicata agli orari e alle tariffe.