La volpe: un meraviglioso canide che popola i boschi e le vallate della nostra regione… e non solo!
Curiose e molto intelligenti, oltre che assai abili ad adattarsi a diverse nicchie ecologiche, si dimostrano davvero intraprendenti e non esitano spesso a frequentare aree fortemente antropizzate, in cui possono facilmente trovare cibo.
Un animale davvero affascinante: ma quanto la conosciamo davvero?
La volpe “classica”, che spesso incrociamo durante le escursioni in montagna è la volpe rossa (Vulpes vulpes), il più grosso rappresentante del genere vulpes.
Vive praticamente in tutto l’emisfero settentrionale, e data la sua adattabilità la troviamo a tutte le quote altimetriche, fino a 3000mt. I maschi adulti pesano circa 5–9 kg, le femmine 4–7 kg.
E’ un predatore estremamente territoriale e solitario, e difende la sua area di caccia; la stagione degli amori è proprio in questo periodo (Gennaio-Febbraio), mentre i cuccioli nascono tra Marzo ed Aprile.
Si nutrono praticamente di tutto ciò che è commestibile, e nonostante sia classificata come carnivoro, è in realtà un grande onnivoro: insetti, piccoli volatili, piccoli mammiferi, rettili, uova, frutta e verdura, bacche, ed anche carogne.
Cosa spinge questi meravigliosi animali ad incrociare o addirittura a condividere il loro spazio vitale con le nostre abitazioni?
Il vero motivo è proprio il cibo: l’abbondante presenza di alimenti è una forte motivazione che spinge le volpi nelle nostre zone abitabili.
Stando ad alcune rilevazioni effettuate sulle abitudini alimentari in ambiente urbano, la frutta caduta costituisce il loro alimento principale, immediatamente seguita da rifiuti carnei come pezzi di salsicce e ossa di pollo.
Ma attenzione: mai dare da mangiare ad un animale selvatico!
Sebbene questi siano spesso abbastanza abituati a sfiorare le nostre abitazioni, non dobbiamo concedere loro facilitazioni: non devono ricevere il nostro aiuto, se non in particolari circostanze, anche se ci sembra un gesto di bontà verso di loro, specialmente in inverno.
La volpe, come tutti gli animali selvatici, potrebbe reagire – involontariamente – in modo per noi aggressivo, o comunque potrebbe abituarsi alla nostra presenza, perdendo quell’istinto naturale di sopravvivenza e quella sana diffidenza verso gli esseri umani. Tutto questo rappresenterebbe una grave trasgressione della selezione naturale che, proprio in inverno, diventa l’unico sistema dell’habitat di effettuare una selezione sugli individui.
Se abituate a frequentare ambienti antropizzati, possono correre il pericolo di essere investite, incontrare cani e persino trovare persone non disposte a tollerarne la presenza.
Un animale assai intelligente come la volpe, poi, abituata a ricevere regolarmente cibo dai turisti, non si dedica più alla caccia e può trovarsi in difficoltà quando è costretta a farlo di nuovo.
E altro fattore importante, ricordiamo che il cibo elargito dalle persone consiste spesso in avanzi di pane con salumi, i quali possono rivelarsi davvero dannosi per la salute di tutti gli animali selvatici.
Quindi raccomandiamo a tutti: mai dare da mangiare, per nessun motivo, ad un animale selvatico!
Da sempre questi meravigliosi canidi hanno condiviso ed incrociato le strade dell’uomo, creando una forte ambivalenza nel nostro immaginario: da un lato sono considerate un problema, sopratutto per la loro predilezione agli animali da cortile ed il pollame, causando danni agli allevatori.
Dall’altro canto il loro fascino, bellezza e anche scaltrezza hanno alimentato la fantasia, le leggende e anche l’invidia dell’uomo, come narrano svariati esempi nella letteratura classica.
In realtà si rivelano molto utili soprattutto in ambito agricolo, grazie alla loro capacità di liberare i campi da varie specie di roditori, veri e propri distruttori di raccolti.
Facciamo nostra l’etologia di questi intraprendenti, solitari ed affascinanti animali, per vivere con maggior praticità la nostra esistenza.
E prendiamo coscienza che si tratta di mammiferi che meritano di passare la propria vita nella meravigliosa natura, tra i boschi: osserviamoli da distanza, evitiamo di attirarli inutilmente se non solo loro ad avvicinarsi, perchè il rispetto verso la natura si materializza anche attraverso il rispetto della propria dimensione nel mondo.