Halloween: periodo “oscuro”, reminescenza di antiche leggende, riti misteriosi…
Possiamo chiamarlo come vogliamo, ma i giorni delle feste di “Ognissanti” sono da sempre teatro di storie ultraterrene…
La nostra bellissima Valle d’Aosta è il palcoscenico per un corollario di leggende che si perde nelle pieghe del tempo: scopriamone alcuni scorci e assaporiamo i personaggi che le popolano…magari andando a verificare sul posto i segni tangibili di questi mitologici fatti!
…chissà…forse c’è un fondo di verità?
E troviamo proprio il Diavolo come protagonista di molte leggende valdostane, spesso nominato come “Cornetta“…
Egli, nel suo girovagare, passò da Pollein e risalì il vallone di Comboè, con l’intento di costruire una diga sui torrenti Comboè ed Arpisson, per abbattere mura d’acqua sui villaggi del fondovalle…
Ma la fede dei paesani e la loro furbizia fermarono gli oscuri piani; della fortezza del Diavolo restò solo un torrione mascherato dalla vegetazione sull’orrido del torrente, dove ora vi è la Gola del Vernet – detta anche Gola del Diavolo – dove una croce è posta per esorcizzare il maligno.
Dal suo tetro regno però ogni tanto Cornetta, quando il tempo si fa brutto, getta massi e fango verso il paese, giù per la gola….
In tempi fuori dalle ere troviamo l’alta conca del Breuil dominata da un altopiano fertile, su cui sorgeva un antica città florida; di qui passò il maledetto “Ebreo errante“, e chiunque lo ospita si porta dietro sventure eterne…
Così la città scomparve, e mille anni dopo al suo posto sorgeva la piramide di roccia e di ghiaccio della Gran Becca, il Cervino.
Solo San Teodulo tornò a portare armonia in quelle terre, compiendo miracoli e guidando i viandanti nelle nebbie…
Ritroviamo invece di nuovo il Diavolo protagonista della leggenda del ponte di Pont-Saint-Martin: egli desiderava impossessarsi delle anime, ma il furbo San Martino lo ingannò facendogli costruire il ponte, sfruttando la sua demoniaca abilità e gabbandolo al termine.
Il nostro Cornetta si arrabbiò talmente tanto che diede un calcio al parapetto del ponte, creando una crepa visibile ancora oggi.
Il male e la perfidia, secondo le antiche leggende, passavano anche attraverso manifestazioni soprannaturali: come la storia di un gatto nero, forse una strega, che instillò la paura in un alpeggio di Cheneil: sussurri ed inganni misero paura alla coppia che viveva nell’alpe, tra suoni misteriosi e lamenti di mucche sgozzate….ed infine trovarono proprio solo gli scheletri degli animali: uccisi e mangiati per celebrare il Sabba.
I ghiacci eterni del Monte Bianco e la misteriosa torre del Dente del Gigante si fanno teatro di riti di esorcismo e magie contro i demoni: il mito si rifà ai tempi in cui la Vallée era disturbata da spiriti maligni, ma un potente mago e la sua misteriosa magia catturarono gli spettri, da Champorcher e la Valle del Lys, dalla Coumba Frèida, la Valle di Cogne, la Valgrisenche…fino ad aprire un varco nei ghiacci della Brenva e imprigionare per sempre i demoni, rinchiusi dalla giogaia del Dente del Gigante.
Ancora oggi a volte la torre trema dalla rabbia degli spiriti maligni che tentano di ribellarsi, e con essa anche il ghiacciaio…
I castelli della Vallée sono teatro di leggende misteriose, avvalorate da spettrali apparizioni…
Come la leggenda della salma di un bambino, il cui spirito riposa tra le stanze del castello di Fenis: triste la sua storia, che vede il giovinetto ucciso dalla matrigna per questioni di eredità, la quale desiderava fosse il fratellastro l’unico erede della casata.
Ancora oggi il fantasma del bambino assassinato viene visto girovagare per le stanze ed i corridoi…e molti turisti giurano di averlo ammirato!
Misteri, leggende, antiche storie…tra le pieghe del tempo ed i solchi delle vallate, in cima alle montagne e attraverso i boschi…
Se camminate per le località della Valle d’Aosta, potrete imbattervi in presenze soprannaturali…
BUON HALLOWEEN!