In Valle d’Aosta ci sono tantissime alte vette: alcune famose, altre più solitarie…
Tra tutte spiccano i “4000“, e in esse troviamo il vero sovrano delle Alpi: il Monte Bianco.
Austero, selvaggio, coronato da moltissime vette minori, e non così immediato a lasciarsi vedere come ci si aspetterebbe! Come rapportarsi con un Re di par suo, attraverso la fotografia? Ecco qualche spunto!

Foto di Gaetano Madonia


Il Monte Bianco, la vetta più alta dell’arco Alpino, raggiunge i 4810mt di quota, ed è stato il luogo in cui in piena epoca illuminista è nato l’Alpinismo.
Non si lascia sempre vedere: dalle piazze di Courmayeur si apprezzano i suoi più noti satelliti, tra cui il Dente del Gigante, Punta Helbronner e il Dôme de Rochefort, ma la vetta sovrana resta coperta. Più indietro, da Morgex, invece lo si ammira per bene, incastonato tra i profili della valle. Ma se vogliamo realizzare immagini davvero “degne” di lui, allora bisognerà andare a ricercare momenti e scorci più “appartati”…

Foto di Alexis Courthoud

E’ l’alba il momento in cui la luce colpisce meglio il gigante, a dispetto di una posizione che invece sfavorisce la luce del tramonto. Se risaliamo la Val Ferret con la semplice escursione al Rifugio Bonatti, magari proprio in inverno o comunque nelle mezze stagioni, di primo mattino si può ammirare l’alba arrossare il Monte Bianco, enfatizzando con la giusta scelta dell’inquadratura il contrasto tra la neve, lo scuro del fondovalle e l’intenso colore del sole sulla parete est del gigante.

Foto di Gabriele Prato

Ci sono luoghi “iconici” dove cercare belle immagini della natura valdostana, tra cui il Lago d’Arpy; dalla piana dove ha sede il bacino lacustre si ammirano nella loro interezza le Grandes Jorasses, ma la vetta principale si lascia desiderare…basta però risalire di pochissimi metri la sponda est del lago e il Monte Bianco compare dietro la cresta boscosa della Pointe de la Croix. L’autunno è forse la stagione più suggestiva per catturare le sfumature di questo luogo, e sfruttando un inquadratura che enfatizza le linee oblique del bosco che giocano a rimando con il profilo del Monte Bianco si possono realizzare interessanti scatti.

Foto di Marco Gabbin

L’inverno affascina con le sue nevose suggestioni: approfittiamo di questa stagione per trovare balconi panoramici da cui ammirare il massiccio del Monte Bianco nella sua interezza, come la facile ed ampia sella della Court de Bard.
Da li si ammira tutto il gruppo, ben incastonato nel paesaggio. Per evitare troppa “dispersione” nello sguardo di chi osserverà la nostra fotografia, consigliamo sempre di inserire elementi che inneschino un “racconto” nella scena, guidando l’analisi dell’immagine da un punto all’altro, fino all’elemento principale.

Foto di Alexis Courthoud

Il Monte Bianco, ovviamente, si presta assai bene come soggetto nella fotografia notturna: in estate l’ampia e panoramicissima dorsale del Mont de la Saxe, proprio sopra Courmayeur, si pone come luogo perfetto per piazzare le tende e godersi la notte al cospetto del gigante.
La Via Lattea si trova spesso in posizione ideale, in linea con il profilo del Monte Bianco. Per essere sempre sicuri su dove trovarla, bastano semplici app per lo smartphone come Google Sky Map.
L’inquinamento luminoso è sempre costante, a causa delle luci di Courmayeur e della piazzola del traforo del Monte Bianco: dosando le nozioni di cui abbiamo già parlato nell’articolo sulla fotografia notturna e sfruttando uno o più soggetti “illuminati” di luce artificiale in primo piano (come, per esempio, le nostre tende), si riesce a sfruttare questa luce artificiale come complemento alla scena, rendendo la fotografia più suggestiva.

Foto di Gaetano Madonia

Le luci artificiali ci vengono davvero in aiuto se sfruttiamo la cosiddetta “ora blu“, quel momento che precede l’alba o il tramonto in cui l’atmosfera viene pervasa da una dominante blu molto affascinante.
Dal facilissimo cocuzzolo della Tête d’Arpy, raggiungibile in breve dal Colle San Carlo (strada tra Morgex e La Thuile), si ha una bella visuale sul gruppo, dal Monte Bianco alle Grandes Jorasses.
Certamente l’alba può essere una tentazione forte, ma anche scegliere questo momento di “ora blu” può regalarci scatti particolari: le luci di Prè-Saint-Didier e di Courmayeur punteggiano il buio nel fondovalle, riempiendo il fotogramma, mentre le sfumature si susseguono dalla vetta più alta fino allo scuro della Valdigne. Il massiccio raggiunge quote molto alte, quindi riesce a farsi toccare dai primissimi chiarori mentre tutto il resto è ancora in ombra.

Foto di Gaetano Madonia

Una comoda, moderna terrazza, dotata di tutti i comfort, per ammirare “l’ottava meraviglia del Mondo“: la nuova “skyway“, la funivia che da Pontal d’Entréves (poco dopo Courmayeur verso il tunnel) porta ai 3466mt di Punta Helbronner, si pone come emozionante e intrigante location fotografica per addentrarsi nel massiccio più alto d’Europa.
La terrazza ci mostra nella sua interezza il versante est del Monte Bianco: in una bella giornata di sole possiamo sfruttare le stesse architetture della skyway per evidenziare il contrasto tra il desing di Madre Natura e quello della nostra ingegneria, con immagini ricercate e particolari.

Foto di Gabriele Prato

Foto di Marco Gabbin

…e se neanche le suggestive vedute dalla terrazza di Punta Helbronner bastano a soddisfare la nostra voglia di alta quota…allora possiamo mettere alla prova le nostre abilità alpinistiche (magari contattando la Società delle Guide Alpine di Courmayeur) scegliendo le tante possibilità di ascensioni nel massiccio.
Armati di macchina fotografica, possiamo immortalare scorci meravigliosi come le prime luci dell’alba sulle nuvole, dalle creste sommitali della vetta più alta…
…oppure incastonare il massiccio da una delle tante cavalcate su ghiaccio e roccia, sfruttando la presenza dei sempre numerosi alpinisti per comporre la scena.
…Per ricordarci quanto siamo piccoli di fronte alla sublime bellezza di una delle più selvagge meraviglie della Valle d’Aosta!

Foto di Gaetano Madonia

…e dopo tutto questo fotografare attorno al “Re Monte Bianco”, lasciamoci cullare dalla bellezza di uno dei tanti deliziosi paesi che punteggiano la Valdigne, come Verrand, alle porte di Courmayeur, dove la luce della sera enfatizza la silhouette del massiccio, che chiude l’orizzonte verso nord…e dopo una tipica cena valdostana, per trovare sempre nuove ispirazioni, diamo un occhiata alle fotografie di Aosta Panoramica dedicate al Monte Bianco!